martedì 26 marzo 2013

Backstage - Il cuore fra le nuvole e il sole


 

La trilogia delle Nuvole



Backstage
“Il cuore fra le Nuvole ed il Sole”





Ciao a tutte. Innanzitutto grazie per essere arrivate fin qua, grazie per non essere scappate e aver resistito insieme ad Edward.



Quando ho iniziato a scrivere non credevo che la mia storia potesse piacere a qualcuno e se questa trilogia è nata è grazie a voi che state leggendo in questo momento con un infinita pazienza.



Ci sono tante cose da dire...



Penso che sia corretto innanzitutto dirvi che “Il sole dietro alle nuvole” non doveva essere l'inizio di una trilogia ma come tutti racconti avevo lasciato una porta aperta chiedendomi se mai nessuno avrebbe letto la mia storia.

L'incoraggiamento determinante delle prime lettrici, l'entusiasmo di chi si è aggiunto dopo mi ha dato la voglia di continuare... di portare questa storia alla fine che avevo immaginato.







E inizia quindi l'ultima FF dolce e amara e se siete giunte fino a qua vi è evidentemente piaciuta.

Diverse persone si sono rifiutate di leggere la trilogia o si sono fermate ai primi capitoli “del sole”, ritenendo la storia troppo dura e non avendo il coraggio di vedere soffrire Edward come ho fatto... altre invece si sono fermate a metà della seconda per il medesimo motivo, altre ancora stanno aspettando la fine per iniziarla dopo aver avuto la certezza che ci sia il lieto fine … e quindi ancora un grazie e un applauso a voi, che siete state forti, determinate e coraggiose.



Ho voluto creare un percorso evolutivo, un qualcosa che spingesse i personaggi a cambiare.

Più di una volta mi sono trovata scritta “non è l'Edward che conoscevamo” oppure “Il tuo Edward è diverso da quello della zietta”...ed io ne sono stata molto contenta perché le FF partono da quell' Edward per arrivare ad un altro. Il cambiamento è stato fatto apposta.

La frase finale sulla crescita detta da Carlisle non è messa lì a caso. Edward è cambiato a Volterra e soprattutto ha fatto cambiare Volterra.

Questa è la morale della storia, per amore e attraverso la sofferenza si cambia, si cresce e si capiscono tante cose.

Si cresce quando finalmente ci si rende conto che non esiste il bene assoluto o il male assoluto ma che siamo un insieme di queste cose e tocca a noi riuscire a conviverci il meglio possibile, e quando si smette di pensare a se stessi ma ci si prende delle responsabilità nei confronti degli altri. Almeno questo è il mio pensiero.



Se ricordate all'inizio della trilogia quando è arrivato, Edward, era visto dalle guardie con diffidenza e scherno. Lo chiamavano Tarzan o il Vampiro Triste. Lo guardavano stupiti dai suoi occhi e dalle sue abitudini e non lo rispettavano.

Nelle Nuvole lui ha iniziato ad acquistare il rispetto delle Guardie e soprattutto quello di Demetri e Felix che sono in debito con lui.

Piano piano si fa conoscere e la sua gentilezza, il suo rispetto verso gli altri, il suo essere timido e indifeso, l'amore verso ciò che crede, la sua umiltà e lealtà, faranno si che le Guardie imparino a conoscerlo e a rispettarlo.

Lui nelle Nuvole diventa uno di loro, spezza la diffidenza che lo divide dalle Guardie, si fa ferire per difendere i suoi Signori, impara a combattere e cerca di salvare le Guardie sugli Urali contestando il piano assurdo di Jane.

Nei primi capitoli “del Cuore” in cui lui è a Volterra, lo vediamo interagire con loro, solidificare i rapporti con le Guardie e muoversi sicuro e rispettato fra di loro e non solo per il grado che ha ottenuto, ma perché lui è ormai uno di loro… è stato accettato, e lui stesso inizia a pensare e a comportarsi come una Guardia.

Le barriere costruite in anni di pregiudizi cadono... come si fa ad odiare ciò che si conosce e si rispetta?

Il combattere un nemico comune, l'aiutarsi è quello che fa crollare definitivamente il muro di ostilità, perché la conoscenza è la base di qualsiasi rapporto.



E' per questo che le Guardie si ribellano ad Aro. Riconoscono nelle sue parole la verità. Lui riesce a spezzare il velo che copriva i loro occhi e a metterle di fronte alla falsità di Aro e alla sua avidità. Nel momento in cui Aro si rifiuta di difendere i Cullen, che avevano rischiato la propria vita per le Guardie e che sono vampiri proprio come loro ( Edward ne è la prova vivente) rompe di fatto il giuramento con il quale le teneva in pugno causandone la ribellione.

Edw è solo la goccia che fa traboccare il vaso, è le forbici che tagliano la benda sugli occhi.

E l'amore, il rispetto e la devozione che le Guardie provano per quel vampiro così diverso eppure così simile, dal cuore puro, dolce e leale è la scintilla che provoca l'esplosione.



Non credo in quelle storie che fanno rivoltare le Guardie così per motivi futili, volevo che ci fosse un motivo ben preciso, volevo che le Guardie si rivoltassero per proteggerlo... per proteggere uno di loro, uno che hanno imparato a rispettare e capire. E' per questo che Edward ha contatti con tutti nei primi capitoli ( che potevano sembrare noiosi), per farvi notare come sia diventato uno di loro, come sia ormai capito e accettato perché tutti per un motivo o per l'altro sono conquistati da lui, affascinati dalla sua personalità così insolita per loro.





La seconda parte della storia è stata ispirata da “Il signore degli anelli” (ormai credo che l'abbiate capito che sono una fanatica) quando tutto è ormai risolto ma i problemi non finiscono e si resta con la suspance a guardare cosa succede intorno a noi e come le cose si sistemeranno.

Gli viene chiesto di essere un signore di Volterra ma lui rifiuta : la sua libertà è troppo importante come la sua famiglia per accettare quel ruolo.

E sempre da lì ho preso l'idea del dover aspettare in ansia un avvenimento che altro poi si rivela il matrimonio fra Demetri e Rebecca.

Una volta tanto vi ho tenuto sulle spine per un lieto evento.



E veniamo a Rebecca.



Lei è innamorata di Edward o perlomeno crede di esserlo. Lei liberando Edward ha attirato l'attenzione di Demetri (nell'introduzione spoiler) il quale imparando a stimarla per il suo gesto s'innamora.

La sua punizione non viene mai descritta perché efferata (costretta a essere simbionte di qualcuno che abuserà di lei approfittando del legame) e durante la sua guarigione Demetri si dichiara.

Quando Edw arriva a Volterra lei è già la compagna di Demetri e allontana Edward cercando di non ferirlo e di fargli capire che è innamorato di un ombra e un pensiero (frase tratta dal Signore degli Anelli) senza però dirgli nulla per paura della sua reazione. Per questo vuole seguirlo in battaglia e gli fa promettere di proteggere le Guardie... lei voleva proteggere Demetri oltre ad Edward ed è per questo che Demetri non la vuole con se.

Felix invece sa tutto e osserva costantemente divertito la situazione che si è venuta a creare.



Spero che il chiarimento tra Bella e Rebecca vi sia piaciuto mi è venuto in mente prendendo spunto da “Mondo senza fine” quando alla fine 2 rivali in amore si chiariscono finalmente mettendo da parte la loro gelosia, per il bene dell'uomo che amano.



Adoravo l'idea di inventare anche il matrimonio di Rebecca e di far sposare Edward secondo i riti di Volterra che per forza di cose dovevano essere diversi dai normali matrimoni. La cerimonia mi è servita per suggellare la loro unione di fronte anche alle Guardie e per fargli indossare nuovamente quella vera che mi era rimasta sul gargarozzo.

Ho odiato Edward profondamente quando restituisce la vera a Bella ma era un atto dovuto. Lui di fatto , in quell'occasione, si spoglia di tutti i simboli (bracciale e vera) che in qualche modo fanno di lui un Cullen.



Carlisle dona poi un bracciale simile al suo ad Edward, perché ne riconosce l'autonomia e la crescita.

Gli equilibri sono stati di fatto spostati perché Edward è maturato e non è più il bambino di casa. Le sue scelte e le sue abilità ne hanno fatto un uomo come dice nell'epilogo.



L'epilogo riassume quindi l'intera morale della trilogia mentre il raccontino dopo la fine mette in risalto come le grandi gesta tendano a trasformarsi in leggende e come Volterra sia rimasta legata e ammirata da lui.

Ciò che ha fatto non è stata una meteora ma ha lasciato il segno nei cuori dei volturi.



Ma facciamo un passo indietro. All'inizio della storia.



Il matrimonio di Jacob.

Quanto ho odiato questo evento che però era inevitabile. Visto la tempistica era normale che ci fosse tra i piedi ma non volevo che lui diventasse il centro dell'attenzione con descrizioni particolari di vestiti, cerimonia e quant'altro comportasse l'evento.

Non volevo perdere interi capitoli dietro al matrimonio facendovi dimenticare il tema principale, rallentando così la storia che per me era già fin troppo lenta.

L'ho così inglobato in un momento particolare della storia, sfruttando un occasione leggera per farla diventare frutto di tensione. Devo confessare che mi sono un po' odiata per questo... e ho odiato Edward che di fatto rovina il momento a tutta la famiglia con la sua decisione di partire.



Lui all'inizio è confuso, ama Bella ma sa che manca qualcosa da parte sua e non gli dice mai a Bella che l'ama, glissa (preso da Ghost) e fa finta di niente perché si sente legato a Rebecca senza capire il perché e non vuole mentirle.

Il legame fisico con Rebecca nasce subito dall'idea dell'abitudine ma non era un qualcosa che si potesse protrarre, vi immaginate Edward a Volterra dare la mano a Demetri??? Ecco quindi che nasce l'idea della sacca di veleno …un qualcosa dalla quale può guarire e muoversi tranquillamente.



E veniamo all'altro personaggio principale Jasper.

Inutile dire che ci voleva un qualcuno che andasse a Volterra e chi meglio di lui avrebbe potuto presentarsi ai Signori di Volterra??

La sua fierezza, il suo essere combattente lo facevano il protagonista ideale. E la mia dolce figliola innamorata di lui ha fatto il resto.



In quanto ad Aro.

Lui sperava che Edward tornasse, si era accorto di aver lasciato una traccia nell'animo di Edward, sapeva di aver risvegliato il vampiro e quando lo vede esulta convinto di aver vinto, del tutto all'oscuro della parte avuta da Rebecca.

La richiesta di Edward di poter tornare a casa lo lascia di stucco, ma è pronto a combattere per lavorarselo ancora, convinto che prima o poi riuscirà a farlo cedere del tutto.

La comparsa di Jasper e le notizie che porta lo fanno esultare. I Cullen o verranno distrutti eliminando la minaccia implicita che sono, oppure verranno a Volterra sotto la sua “protezione”. E per questo che non invia le guardie tradendo il giuramento che recita “l'impegno a proteggere la razza in ogni parte del mondo” e dimenticandosi che i Cullen sono vampiri come gli altri ed Edward lo ha dimostrato.

E questo sarà l'errore che lo porterà alla morte.



Renata infatti fa la sua scelta come le Guardie e salva l'unico che si comportava da uomo giusto spinta dal rapporto che si scoprirà avere con Felix.



Carlisle ed Esme sono questa volta in secondo piano, malgrado alcuni passaggi siano nuovamente dedicati a loro che adoro particolarmente. Sappiamo tutti cosa provano per Bella ed Edward ed era giusto che lasciassero il posto finalmente alla nostra Bella che avevo trascurato nelle FF precedenti.



E veniamo a lei.



Sicuramente all'inizio vi avrà fatto arrabbiare. Si è dimostrata ceca ai problemi di Edward e debole per non aver combattuto per difendere il suo uomo.

Ma vedete mi sono divertita a girare la storia che noi tutti conosciamo bene... la sua altro non è che lo specchio di quella di Edward nella saga.

Come Edward per amore avrebbe lasciato libera Bella di andare con Jacob così lei lo lascia libero di andare da Rebecca pensando che lui sia felice.

E nello stesso tempo medita il suicidio quando si accorge che lui non torna da lei presto. A salvarla sarà il forte legame con Alice e il suo amore di mamma.

Amore è libertà spiega a Nessi …

E infine la FF gira ancora in un qualcosa d'insolito dove vediamo Bella torturata dalla gelosia e un Edward che fa di tutto per farsi perdonare e donarle sicurezza. Ma ancora una volta sarà Rebecca l'ago della bilancia. Sarà lei a dare la certezza a Bella di essere la sola nel cuore di Edward.

Mentre vedremo Bella tenere testa a Marcus ed essere il pilastro di Edward. Finalmente tirerà fuori gli artigli e si prenderà la sua fetta di gloria.





Ci sarebbero altre cose da dire ma non vorrei stufarvi più di tanto... e ringraziandovi ancora una volta per la pazienza che avete avuto non posso non ringraziare ancora una volta la nostra Lou che non solo mi ha sopportato creandomi la copertina ma mi ha anche spinto (praticamente costretto) a postare “Il sole” su Efp dimostrando di credere molto nella mia storia con un entusiasmo tutto suo.

E con tutta franchezza devo anche ammettere che un ruolo importantissimo ha avuto la mia dolce figliola che non solo mi sopporta come madre ma interagisce con me come scrittrice, dandomi idee e suggerimenti e facendo da cavia sui miei capitoli. Poverina...



Un ultimissima cosa. I titoli!

Come avrete capito il sole è rappresentato da Edward. Il suo essere dolce e “solare”.

Nella prima lui viene coperto dalle nuvole “Il sole dietro alle nuvole” , in quanto viene rapito.

Nella seconda “Le nuvole di Volterra” le nuvole ricoprono il suo cuore, lui diviene una Guardia.

Nel terzo “Il cuore fra le nuvole e il sole” c'è la scelta definitiva che poi si rivelerà non essere una scelta perché ormai è impossibile scegliere ma un comprendere che si può essere entrambi....



Ebbene si sono proprio giunta alla fine de “La Trilogia delle Nuvole” ... e quindi con un bacione a tutte e una valanga di lacrime e di commozione non mi resta che dirvi GRAZIE !!!!!!!!!!



 












venerdì 22 marzo 2013

Epilogo Trilogia


 Epilogo



Edward



Erano passati tre mesi dal nostro ritorno a casa e la nostra vita aveva ripreso a scorrere regolarmente e felicemente come se nulla fosse successo. Avevamo potuto iniziare finalmente il nostro per sempre.



Le paure e le ansie di questi lunghi anni erano sparite come nuvole al sole e solo il medaglione al mio collo ricordava quello che era successo.



Era pomeriggio tardi e presto il sole sarebbe calato dietro le montagne.

Gli ultimi raggi del sole brillavano sulla nostra pelle mentre io e Bella stavamo sdraiati sul prato davanti a casa a coccolarci.



Avrei potuto stare così ancora per ore quando un pensiero entrò con forza nella mia mente. Esso urlava ed io mi tirai su a sedere con gli occhi sbarrati.



Renesmee stava venendo verso di noi con un sorriso radioso sulle labbra ed io mi alzai in piedi rapidamente.

Che c'è Edward?? Dove stai andando?” mi chiese Bella stupita dalla mia reazione.

Credo che Renesmee voglia parlare da sola con te” le dissi sorridendole.

Ciao piccola mia... a dopo” sussurrai a quella che sarebbe rimasta per sempre la mia bambina e veloce mi allontanai.





Rapido raggiunsi la grande quercia che sovrastava il giardino e mi arrampicai fra i suoi rami.

Lì con il vento che sfiorava il mio viso mi misi a guardare l'orizzonte seduto comodamente fra le sue fronde accoglienti.

Quella era l'unica abitudine che mi ero portata dietro da Volterra.

Quando volevo stare solo o avevo bisogno di pensare mi arrampicavo fra quei rami annusando l'odore di bosco che il vento portava con se.

Era un modo semplice per sentirmi libero mentre la mia mente vagava serena.

Il mio sguardo si abbassò verso le due donne che amavo profondamente, e un sorriso beato spuntò sulle mie labbra, sapevo di cosa stavano parlando ... lo avevo letto nella mente di Nessi.



Un dolce profumo mi colpì e girando appena la testa sorrisi a mio padre che mi aveva raggiunto .



Eccoti qua. Volevo parlarti Edward” mi disse sedendosi sul ramo al mio fianco.

Annui appena invitandolo a proseguire con la testa mentre i miei occhi non si staccavano da loro.

Carlisle mi sorrise chiedendosi cosa stava succedendo poi tirò un sospiro e iniziò a parlarmi “Vedi Edward è da quando sei tornato che volevo dirtelo” iniziò con la voce insicura e nello stesso tempo solenne.

Mi girai a guardarlo non riuscivo a capire i suoi pensieri, erano ingarbugliati e in qualche modo strani. Ero stupito e curioso di sapere cosa mai gli stesse girando per la mente.

Quando ti ho trasformato ti ho condannato ad essere un ragazzo per sempre” continuò andando a toccare un tasto per me doloroso.

Ne ero consapevole. E tanti errori non li avrei commessi se fossi stato un uomo, ma ero un ragazzo, un eterno ragazzo destinato a non crescere mai. 
“Ma vedi sei riuscito a cambiare, a crescere, sei finalmente diventato un uomo” concluse sorridendomi beato.

Lo guardai stupito, continuavo a non capire.

Non mi credi vero?” mi chiese inclinando la testa e studiando la mia espressione che indicava il mio stupore e incredulità per le sue parole.

Gli sorrisi e scossi la testa, “No” dissi semplicemente.

Lo sai cosa distingue un ragazzo da un uomo?” mi chiese passandomi un braccio intorno alle spalle con fare protettivo e dolce.

La barba?” gli chiesi ironico sorridendogli a mia volta. Non avevo proprio idea di quello di cui stesse parlando.

Lui si mise a ridere “In questo caso metà della popolazione della terra non invecchierebbe mai” sorrise dandomi un buffetto sulla testa “No Edward.” proseguì riprendendo il tono serio “E' che gli uomini adulti sono capaci di non pensare solo a se stessi ma sono in grado di pensare agli altri, di prendersi delle responsabilità all'interno della comunità. E tu a Volterra hai fatto questo. Ti sei caricato sulle spalle il peso di condurre le Guardie in battaglia, di occuparti di loro e di guidarle nel cambiare Volterra. E lì hai compiuto la tua trasformazione. Hai sofferto per ottenere questo ma solo tramite la tua sofferenza sei potuto maturare. Solo tramite la sofferenza hai conquistato il loro rispetto e ti sei elevato al di sopra di loro. Adesso nei tuoi occhi c'è una sicurezza che prima non c'era ... ora finalmente sei diventato uomo.

Ora finalmente sei cosciente che in ognuno di noi non esiste il bianco o il nero ma solo il grigio.

Ora finalmente hai capito cosa sei e quale è il tuo posto e hai trovato te stesso e la tua pace” terminò facendomi una carezza sulla testa.



Un silenzio carico di aspettativa scese fra di noi mentre stavo assorbendo e valutando le sue parole.

Poi con un sorriso beato sul volto tirai un sospiro e gli dissi guardando Bella e Nessi teneramente abbracciate. “Era ora ... visto che sto per diventare nonno”

Lui si voltò a guardarmi con la bocca spalancata “Nessi ...” non concluse la frase.

Si. Aspetta un bambino da Jacob. Lo ha appena detto a sua mamma” gli spiegai raggiante indicandole.

Ma è meraviglioso!!! Diventerò bis-nonno. Devo dirlo subito ad Esme” disse precipitandosi di sotto.



Nessi !!!” l'urlo di Alice ruppe la quiete del pomeriggio, la nostra veggente doveva aver visto il lieto annuncio.

Con un sorriso mi accinsi a scendere dovevo andare ad abbracciare la mia bambina. Le avevo lasciato la gioia di comunicarlo alla madre da sola ma adesso dovevo andare a farle i miei complimenti.

Sarei diventato nonno.



E un sorriso raggiante si apri sul mio volto mentre ripensavo alle parole di mio padre.

In qualche modo ero cresciuto, ero diventato un uomo e Volterra aveva operato questo miracolo.

Tutta la sofferenza patita non era stata vana.

Aveva ragione me lo sentivo nel cuore, me ne accorgevo da come avevo finalmente accettato me stesso, il mio essere vampiro e il mondo intorno a me e di come ero diventato consapevole delle mie capacità e della mia forza.

E quando scesi per terra e alzai gli occhi al cielo e vidi le nuvole grigie ricoprire il sole, sorrisi felice.

Sapevo che presto il sole sarebbe uscito allontanando le nuvole in un alternanza infinita.

Temporale e sereno si scontravano e lottavano perennemente ma nessuno dei due avrebbe mai vinto perché entrambi convivevano nel cielo così come nel mio cuore convivevano finalmente in pace l' uomo e il vampiro.



Le Nuvole e il sole, il bianco e il nero, il bene e il male, l'uomo e il vampiro ... la battaglia infinita della vita che non si sarebbe mai fermata e avrebbe proseguito indisturbata ed eterna per sempre anche oltre la mia vita … ma ora finalmente avevo capito ed ero pronto ad accettarmi per quello che ero, per quello che avevo fatto e a combattere per me stesso e per chi amavo senza più paura e cosciente della mia forza e delle mie debolezze.



Il vampiro dagli occhi gialli Edward Cullen, Capitano dei Volturi.





Fine? No la storia continua...





Centinaia di anni dopo...



Stai scherzando, giusto? Non può essere vero! Mi hanno detto che è solo una leggenda la storia che si tramanda qui a Volterra sul Vampiro dagli Occhi Gialli” affermò stupita la neonata Solange al suo istruttore.

Già qualcuno ormai la definisce leggenda ma ti posso assicurare che questa è una storia vera. Quel vampiro capace di conquistare il cuore di tutti è esistito veramente... ed io ...ero suo amico” e nella voce incrinata dall'emozione di Ilmi c'era un orgoglio mai sentito prima.



Leggenda veniva ormai definita la storia di Edward … ma i vecchi della razza sapevano che quella non era fantasia ma realtà.



Lui infatti non solo era esistito realmente ma, malgrado non avesse più rimesso piede a Volterra, stava continuando a vivere la sua immortalità come aveva sempre desiderato, fra gli uomini , circondato dalla sua famiglia e dalla donna che amava teneramente.



E come tutti i grandi eventi, la sua storia, la storia del Vampiro Triste dagli occhi Gialli, era stata tramandata nel tempo, poiché la sua venuta aveva segnato un capitolo triste e grandioso nella storia della potente Volterra e in quella di tutta la razza dei vampiri.



FINE de “La trilogia delle Nuvole” di Pulla



Grazie a tutti per essere arrivati fin qua ♥ ♥

 

martedì 19 marzo 2013

CNS Cpitolo 43 Una nuova famiglia



Capitolo 43 Una nuova famiglia



Esme

Ero finalmente felice. I nostri due ragazzi erano tornati a casa ed Edward era finalmente libero dai vincoli di Volterra.

Mancava solo una cosa.

E con Carlisle decidemmo che era meglio parlargli nello studio, in privato.

Così li convocò ed io li seguii.

Ero emozionata e felice. Il mio Edward era ritornato quello di una volta e il suo sorriso era contagioso. Jasper si era ritirato con Alice e immaginavo come avrebbe sfogato la felicità che aveva immagazzinato tutta la giornata.

Sapevo anche che Edward e Bella avevano voglia di stare da soli a coccolarsi ma prima dovevamo risolvere questa faccenda.



Bella


Mi domandavo cosa mai potessero volere i nostri genitori e sentivo che anche Edward era in leggera tensione.

Quando entrammo Esme chiuse la porta alle nostre spalle e si andò a mettere a fianco a Carlisle.

In piedi di fronte a loro trattenni il fiato mentre Carlisle tirava fuori dalla scrivania una scatolina di velluto.

Edward sono felice che tu sia tornato e finalmente capito quale è il tuo posto. Sei un Cullen e noi siamo fieri di essere i tuoi genitori ma... adesso sei anche qualcosa di diverso. Quello che è successo in questi anni non lo potrai mai cancellare e dovrai imparare a conviverci ed è per questo che ti ho fatto fare questo per te.”

E con un sorriso gli passò la scatoletta di velluto blu.

Edward lo guardava stringendo gli occhi, mentre io coprivo con il mio scudo le loro menti. “Bella hai lo scudo alzato” mi disse stupito.

Credo vogliano farti una sorpresa... e non è carino rovinargliela” gli dissi alzando le spalle.

Grazie Bella” mi disse Esme con un gran sorriso mentre Carlisle lo invitava ad aprire la scatola.

Edward aprì il pacchettino e sulla sua mano scivolò un bracciale di cuoio con sopra infisso uno scudetto d'argento.

Il mio bracciale” disse felice sorridendo ai suoi genitori.

Non proprio” lo corresse Carlisle “Se noti al tuo ho fatto aggiungere un particolare” commentò con uno strano sorriso compiaciuto che mai avevo visto fare a mio suocero.

Incuriosita mi avvicinai sbirciando sopra la spalla di Edward mentre lui lo scrutava enigmatico. Poi capii a cosa si riferisse Carlisle.

La mano simbolo della pace era racchiusa in un sole.

Ecco questo sei tu Edward e d'ora in poi sarà il simbolo della tua famiglia. Il sole rappresenta la tua forza. Hai allontanato le nuvole dal tuo cuore portando la pace a Volterra” e senza una parola Esme mi passò una scatolina uguale alla sua. “Questo è per te Bella. Tu sei la sua famiglia” e con stupore all'interno vi trovai un medaglione con lo stesso stemma di Edward “Oltre che a essere il suo sole e la sua forza” concluse Carlisle.



Li guardammo emozionati. Era un regalo meraviglioso ma che soprattutto sanciva il nostro essere famiglia e il nostro appartenerci.

Grazie “ mormorammo assieme riconoscenti e felici.





Era stata una giornata lunghissima e piena di emozioni. L'indomani avremmo dato un bracciale identico a Jacob e un medaglione con il nuovo stemma a Renesmee.

Una costola della famiglia Cullen aveva iniziato a camminare con le proprie gambe forte dell'amore che l'univa e delle traversie che insieme aveva superato.

Adesso avevo voglia solo di stare con lui, da troppo tempo mi mancavano le sue carezze e i suoi baci ed io non ne sarei mai stata sazia.



Come chiuse la porta della camera mi fiondai fra le sue braccia e iniziai ad aprirgli la camicia. Era ancora quella della divisa ma non mi dava più così fastidio come prima.

Anche lui iniziò a spogliarmi teneramente. Volevamo gustarci ogni minuto, ogni attimo. Fare con calma, senza fretta, beandoci delle sensazioni che i nostri corpi ci donavano a quei contatti leggeri.

Gli sfilai la camicia e iniziai ad accarezzargli il petto.

Il medaglione brillò un attimo sotto i raggi della luna che entravano dalla finestra facendo brillare la nostra pelle diafana.

Adesso lo levo” mi disse sulle labbra portandosi le mani sulla nuca per aprire la chiusura.

No Edward. Lascialo” gli dissi.

Lui mi guardò esterrefatto “Ma...” fece per protestare ed io gli sorrisi e portai due dita sulle sue labbra per silenziarlo

Vedi fin dall'inizio abbiamo tutti fatto un errore.
Pensavamo di dover cancellare Volterra dalla nostra vita.
Quando stavi qua ti levavi il medaglione, quando eri là ti levavi il bracciale.
Come se tu fossi due persone distinte e nettamente separate.
Ma è sbagliato!
Ha ragione Carlisle, non si può tornare indietro e che tu lo voglia o meno sei diventato anche una Guardia e dobbiamo imparare convivere con questa realtà. Ormai fa parte di te...è te. Ma vedi come il sole e le nuvole convivono assieme nel cielo, tu Edward Cullen sei anche un Capitano di Volterra e insieme impareremo a convivere con questa realtà.”

Lui mi guardava con gli occhi sgranati ma poi abbassò la testa “Hai ragione Bella... come sempre. Sono Edward Cullen Guardia di Volterra oltre ad essere il vampiro più fortunato di questo mondo” e detto ciò appoggiò le sue labbra sulle mie e mi portò con lui in un altra dimensione dove il tempo non scorreva e l'amore era l'unica cosa che importava.



E ancora una volta i miei occhi si persero sul suo fisico perfetto e la mia anima esultò assieme alla sua.

Perché io sono sicura, malgrado lui continui a negarlo, che nell'alto dei cieli il Signore del Mondo ci sta guardando con un sorriso e ci sta benedicendo, perché l'amore vince e trionfa su tutto e le nostre anime unite sono al sicuro lassù, nelle sue mani, ad aspettare i nostri corpi.



venerdì 15 marzo 2013

CNS Capitolo 42 Ritorno a casa


Capitolo 42 Ritorno a casa

Edward


Eravamo tornati a casa.

Alice doveva aver visto tutto o quasi perché erano tutti presenti ad aspettarci davanti alla porta e nessuno si stupì di vederci scendere dalla macchina.
Appena chiusi la portiera mi fiondai fra le braccia di mia madre.
Lei mi abbracciò stretto “Bentornato Edward. Lo sapevo che saresti ritornato a casa. Mi sei mancato tanto ragazzo mio.” mi disse e i suoi pensieri erano così carichi d'amore che non avevo quasi il coraggio di staccarmi da lei.
Presi un sospiro e le mormorai “Grazie mamma, sono felice di essere qua e sono finalmente libero di restarci per sempre” mentre mi allontanavo per poter salutare i miei fratelli.
Ognuno di loro ci abbracciò felice e per ultimo mio padre mi strinse al suo petto.
Finalmente Edward. Finalmente ti vedo felice e sereno” mi disse guardandomi negli occhi.
Aveva ragione era la prima volta che tornavo a casa finalmente libero dai vincoli di Volterra e la mia felicità non aveva confini.

In disparte appoggiata alla porta di casa Renesmee aveva assistito ai nostri saluti appoggiata a Jacob.
Mi avvicinai lentamente con Bella per mano.
Non sapevo cosa dirle. Ero scappato senza darle spiegazioni, consapevole di non essere stato capace di dirle addio.
Lei mi guardava imbronciata, offesa. I suoi pensieri erano lo specchio dei suoi occhi.
Perché non mi hai detto niente. Sono tua figlia! ” sbottò ributtandomi addosso le mie colpe “sei scappato senza dirmi nulla, aspettando che io fossi via con Jacob” poi continuò sempre più arrabbiata “E quando sei tornato per la battaglia sei andato via nuovamente senza dirmi nulla, senza darmi neanche la speranza di vederti tornare. E ti sei portato via anche la mamma.”
Abbassai la testa affranto, il suo risentimento nei miei confronti non solo era capibile ma anche giusto. Sapevo di aver sbagliato e sapevo anche il perché lo avevo fatto.

Non volevo ferirti ... avrei voluto salutarti prima del matrimonio … ma non c'è l'ho fatta. Non volevo rovinarti la tua festa... non volevo farti stare in pensiero per me.” dissi piano “ Sapevo che saresti stata felice con Jacob, che lui ti avrebbe protetta e amata” aggiunsi sorridendo appena e guardando il mio amico licantropo pieno di gratitudine “ Quando poi la battaglia è finita avrei voluto spiegarti tutto, chiederti perdono e giurarti che saremmo tornati presto a casa assieme, ma non volevo mentirti perché non sapevo se avrei potuto mantenere la parola. Non sapevo cosa mi stava aspettando a Volterra e come sarebbero andate le cose. C'era infatti il rischio di rimanere là per sempre.” cercai di spiegarle, poi di fronte al suo sguardo corrucciato continuai “Ho fatto tanti errori Nessi. Ho sbagliato tanto. Non fosse stato per tua mamma io... non ti avrei neanche dato la possibilità di vivere. Ma credimi quando ti dico che sarei pronto a morire per te anche adesso e che sei l'unica cosa buona che ho mai fatto in più di cent'anni di vita.” mi fermai aspettando che le mie parole facessero breccia nel suo cuore poi continuai “ Vedi entrambe le volte che sono andato via, avevo con me una sola certezza. Tu eri al sicuro, felice e protetta... e lo saresti stata per sempre perché non avrei mai permesso a Volterra di fare del male a nessuno di voi... ma soprattutto, sapevo che Jacob è tutto ciò che io non posso essere e ha tutto ciò che vorrei avere.”
Lei mi guardò un attimo poi disse “Papà.” mentre si buttava nelle mie braccia “Scusami. Sono stata un egoista. Non ho pensato a te e a mamma . A quello che avete passato. Ti prego non dire più certe cose. Tu sei il papà migliore che possa avere” concluse senza staccarsi dal mio abbraccio.
Scossi la testa “Ti sbagli se tu il miracolo... non io” dissi posandole un bacio fra i capelli.
La smettete voi due” c'interruppe Jacob “Se andate avanti così ci farete piangere tutti” affermò ridacchiando con la voce roca.
Mi scappò da ridere. Jacob era veramente molto più umano di quanto volesse ammettere, pensai.
Ecco un altra cosa che t'invidio Jacob. Io questo non posso farlo” dissi serio “Anche se più di una volta mi sarebbe piaciuto” finii amaro ripensando a quante volte i miei occhi avevano punto e avevano desiderato piangere.
Ha ragione Jacob… adesso basta. Finiscila. Mi devi portare a caccia Edward me l'hai promesso. Abbiamo una cerimonia da concludere.” mi ricordò Bella ridacchiando dello sguardo stupito degli altri mentre dava una manata a Jacob sul petto nudo. “E tu vatti a mettere una maglietta.” lo sgridò bonariamente mentre mi prendeva per un braccio e mi trascinava lontano... nel bosco dopo aver fatto segno ad Alice di chiudere gli occhi.


Bella

Eravamo entrambi affamati e come fummo nel bosco ci abbandonammo all'istinto. Non stavamo molto vicini, il nostro essere vampiro reclamava una preda e non volevamo correre il rischio di ringhiarci a vicenda.
Avevo sete, tantissima sete ma rimasi leggermente indietro per vederlo muoversi e cacciare.
Era uno spettacolo vederlo così vampiro, così abbandonato all'istinto. Si muoveva agile e veloce annusando e muovendo appena la testa per sentire la scia lasciata dalle nostre prede.
Sospirai, allontanando da me i pensieri decisamente poco casti che mi stavano distraendo... dovevo cercarmi una preda.
Iniziai ad annusare anch'io quando lo vidi scattare deciso addosso a un grosso alce. Per un attimo l'istinto mi spinse verso di lui, avevo sete e l'odore del sangue era nell'aria.
Cercai di trattenermi. Il vampiro non mi avrebbe certo lasciato la preda facilmente. Se fosse stato sazio sarebbe riuscito a stare in disparte, ma potevo vedere la sua fame e sentire il suo istinto libero.
I vampiri non cacciano mai per un altro vampiro e non mollano mai la loro preda.
Mi girai per allontanarmi quando mi sentii chiamare con la voce incerta “Bella?”

Edward

Avevo sete. Molta sete e mi abbandonai subito all'istinto. Non ci misi molto a individuare un alce che era rimasto isolato dal branco. In un attimo gli fui addosso e affondai i denti nel suo collo per saziarmi del suo sangue e spegnere il bruciare della gola che era diventato quasi insopportabile.
Quando il primo sorso mi macchiò le labbra, avvertii un fruscio e d'istinto mi voltai per reclamare la mia preda pronto ad emettere un sordo ringhio d'avvertimento, ma i miei occhi si posarono su Bella che si stava allontanando. Ed in un attimo il mio istinto fu messo a tacere da qualcosa di più profondo.
Il ricordo di quando avevo ucciso e offerto la preda a Rebecca m' invase prepotente. Certo la situazione era diversa... lì mentre lei si cibava io stavo facendo altrettanto sull'altra vittima ma volevo dimostrare ancora una volta a Bella quanto l'amassi e quanto avessi imparato a imbrigliare il Vampiro. Così la chiamai e veloce saltai su un ramo basso poco distante. Il vampiro le stava offrendo la sua preda.
Un dono raro e prezioso per la nostra specie.

Bella

Mi voltai e lo vidi allontanarsi e salire su un ramo. Si fermò lì a sorridermi beato. Abbassai gli occhi e vidi il rivolino di sangue uscire dalla ferita appena aperta. Aveva cacciato per me e mi stava offrendo la sua preda malgrado fosse affamato.
Alzai gli occhi e lo guardai allibita. Non l'aveva mai fatto.
Mai aveva cacciato per me!
Veloce mi avvicinai a lui e gli allungai la mano. Lui mi guardava interrogativo... non aveva capito. Gli sorrisi e presi la sua. Per fortuna non era andato tanto lontano e non era salito in alto pensai mentre lo facevo scendere e lo conducevo vicino a quello che sarebbe diventato il nostro banchetto nunziale.
Insieme senza lasciare le mani, e senza distogliere gli occhi l'uno dall'altro ci chinammo sull'animale e dividemmo il nostro pasto.
Ecco ora il matrimonio di Volterra era completo!!!.

Edward

La vidi avvicinarsi e tendermi la mano. Non capivo cosa volesse. Le avevo offerto la preda e sapevo che aveva sete. Perché non era corsa a cibarsi??
Lei strinse la mia mano e mi costrinse a seguirla. Io non riuscivo a levare i miei occhi dai suoi. Mi sorrideva e lentamente mi portò vicino all'alce poi sempre senza lasciarmi la mano si chinò sul suo collo. Gli occhi incatenati nei suoi, la mia mano stretta nella sua appoggiai la bocca a pochi centimetri dalla sua e insieme ci saziammo.
E bevendo così lo stesso sangue sancimmo ufficialmente il patto d'amore suggellato dai miei Signori di Volterra.



Cacciammo solamente. Entrambi avevamo voglia di ritrovarci di unire le nostre anime e i nostri corpi ma volevamo farlo con calma e nel modo giusto. Così dopo esserci rifocillati e scambiati un lungo bacio con le bocche ancora impregnate del sangue condiviso tornammo a casa dalla nostra famiglia.
La serata la passammo con loro raccontando le nostre avventure e i cambiamenti di Volterra.
E' una fortuna che sul trono ci siano loro. Volterra è fondamentale per la nostra razza. Ed è un bene che finalmente abbia ripreso il suo ruolo originario e che abbia la forza di difenderlo” fu il commento di Jasper “Se non ci fosse un governo forte ci troveremmo fra uno scontro di casate. Molti fra la nostra razza aspirano al potere .”
Ci trovammo tutti pienamente d'accordo e finalmente decidemmo che era l'ora di ritirarci nelle nostre stanze.
Edward, Bella potete venire nel mio studio un attimo?” ci chiese Carlisle.
Non potevamo certo dirgli di no e incuriositi lo seguimmo assieme ad Esme che silenziosa si accodò a noi.
Una strana elettricità pervadeva l'aria, mentre incuriositi e leggermente preoccupati seguivamo i nostri genitori chiedendoci il perché ci avessero convocato nello studio.
Infatti entrambi avevano rivolto i propri pensieri alla serata appena trascorsa celandomi così i loro propositi.

martedì 12 marzo 2013

CNS Capitolo 41 Un nuovo Giuramento d'amore




Capitolo 41 Un nuovo giuramento d'amore

Edward



I tre giorni passarono velocissimi. Non avevo nulla d'importante come compito a parte qualche turno noiosissimo di guardia che passai in compagnia di Bella.

Nel tempo libero le feci visitare tutta la Rocca.

E quando eravamo stufi e volevamo stare un po' da soli andavamo sul mio albero o stavamo nella mia stanza.

Non ero mai stato così felice e rilassato a Volterra come in questi ultimi tre giorni.

Il mio grado e l'affetto delle Guardie contribuirono ad ottenere tutta la tranquillità che volevo e finalmente giunse il gran giorno.





Mi sentivo emozionatissimo e mi sistemai la divisa con molta cura.

Bella invece aveva un abitino scollato azzurrino con un copri spalle perlato che le aveva procurato Rebecca. Si era tirata su i capelli in una coda di cavallo alta trattenuta da un nastro argentato che le metteva in risalto il collo di cui tanto ero innamorato e che ancora adesso adoravo annusare. Era bellissima e felice e orgoglioso la portai nella Sala del Trono dove si sarebbe svolto il matrimonio.

Non avevo mai assistito ad un evento del genere. Non avevo ben capito come si celebrassero i matrimoni fra le Guardie ed ero emozionatissimo.

Sapevo solo che la loro tradizione era vecchia quanto i vampiri.



Quando entrai rimasi sorpreso. L'austera Sala del Trono era rimasta identica e sul trono centrale sedeva solo Marcus.

Sembrava una riunione qualsiasi, ma il brusio nella grande sala e l'elettricità che ci regnava pareva smentirmi.

Io mi andai a sistemare davanti al trono vuoto sulla destra mentre davanti all'altro c'era un emozionatissimo Felix che mi sorrise felice quando presi posto.

Bella si sistemò invece alla mia destra, un passo indietro senza però mollare la mia mano. Anche lei era nervosa e tesa, lo potevo percepire dalla sua stretta.

Quando tutte le Guardie presero posto... la porta centrale venne aperta e la Grande sala illuminata da tantissimi faretti che posti sul soffitto accesero la volta dorata riflettendo la calda luce che andava a infrangersi sulla nostra pelle risplendendo tutto attorno come in un gigantesco diamante.

Fu allora che con solennità Malik avanzò tenendo fra le sue mani un calice d'oro finemente lavorato dal quale spuntavano ai suoi lati due beccucci di cristallo

Alle sue spalle vestiti in alta uniforme con le mantelle bordate d'oro lui e d'argento lei entrarono Demetri e Rebecca tenendosi per mano.

Lo strano corteo arrivò di fronte a Marcus e a parlare fu Malik.



Io Malik, Signore di Volterra, ho raccolto la richiesta del Signore di Volterra Demetri e della Guardia Reale Rebecca di unirsi come compagni per l'eternità.

Nostro Signore Marcus vuoi benedire la coppia?”chiese posando il prezioso calice su un basso tavolino di legno intarsiato.
Poi si voltò e con studiata lentezza si mise di fronte a loro stringendo le sue mani su quelle dei due sposi a tenerle unite.

Marcus si alzò in piedi. La sua mantella, nera con ricamato il simbolo di Volterra in oro, come quella di Malik, brillava sotto le luci della grande Sala conferendogli un che di grandioso e misterioso.

Avete tutti sentito ciò che da detto il Signore di Volterra Malik. Nessuna Guardia ha obiezioni a una tale richiesta?” chiese.

Un silenzio tombale seguì le sue parole e i due sposi si scambiarono un sorriso raggiante.

Felix sei tu testimone della volontà di Demetri Signore di Volterra ?” chiese rivolgendosi alla grande Guardia imbarazzatissima.

Si mio Signore è sua volontà prendere questa vampira come compagna” rispose sorridendo al suo amico.

Poi Marcus si girò verso di me

Edward sei tu testimone della volontà di Rebecca Guardia Reale di Volterra?” mi chiese

Si mio Signore è sua volontà prendere questo vampiro come compagno” risposi agitato.

Non era la prima volta che assistevo a un matrimonio, avevo visto sposarsi i miei fratelli anche più di una volta, la mia amata figliola ed io stesso mi ero sposato. Ma mai avevo assistito a un matrimonio di Volterra e al rito antichissimo con la quale si legavano per l'eternità i membri della mia razza da migliaia d' anni.

Un velo di tristezza cadde su di me, e mentre mi guardavo l'anulare vuoto, Marcus riprese la parola.



Bene ora che i testimoni hanno reso nota la vostra volontà è giunto il momento per voi di pronunciare il vostro impegno davanti ai Signori e a tutte le Guardie di Volterra che saranno testimoni della vostra unione.” la voce di Marcus era solenne ed io mi voltai verso Bella perdendomi nei suoi occhi lucidi per l'emozione.

Fu a quel punto che sentii la voce di Rebecca alzarsi decisa nella sala mentre, con un filo di voce, Bella si unì a lei nel pronunciare il suo voto mentre mi prendeva le mani stringendole proprio come stavano facendo i due sposi.

Io Rebecca...” iniziò la mia simbionte subito ripetuto dal mio amore 
“Io Bella m'impegno a unirmi a te per l'eternità. Il mio corpo sarà il tuo scudo, il mio veleno la tua difesa, il mio amore il tuo sostegno.” le sue mani stringevano le mie e i suoi occhi scrutavano nei miei pieni di gioia e convinzione e quando ci fu silenzio Rebecca mise al polso di Demetri un bracciale “Con questo fascia io mi lego a te per l'eternità Demetri Signore di Volterra.” pronunciò e con mio grande sgomento vidi Bella prendere la mia vera dal suo collo e mettermela al mio anulare “Con questo anello io mi lego nuovamente a te per l'eternità Edward Masen Cullen Capitano di Volterra ”. E la sua voce tremava per l'emozione di quel semplice gesto accompagnato dalle parole pronunciate poco prima.

I miei occhi pungevano e avrei voluto abbracciarla ma la cerimonia andava avanti e toccò a Demetri ripetere le stesse parole e gli stessi gesti.

E come aveva fatto Bella pronunciai anch'io assieme a Demetri il mio giuramento d'amore e quando fu il momento di mettere l'anello, poiché lei già lo indossava, le presi la mano sinistra e inginocchiandomi ai suoi piedi, indifferente agli sguardi stupiti delle Guardie, le baciai la fede che non aveva mai tolto “Con questo anello io mi lego nuovamente a te per l'eternità Isabella Swan Cullen e ti giuro che mai più niente potrà separarci ne sfilarlo dalle mie mani” dissi con la voce rotta dall'emozione.



Gioite Guardie perché il Vostro Signore Demetri ha trovato la sua compagna ” gridò Marcus alle alte volte dorate fra gli applausi delle Guardie e voltatosi poi verso di me sorridendomi aggiunse sempre con la voce alta affinché tutti lo sentissero “E gioite anche per il Capitano Edward, perché adesso anche lui è sposato secondo l'antico rito di Volterra poiché i suoi Signori e tutte le Guardie sono testimoni dell'amore per la sua Bella”

E quando il nuovo scroscio di applausi e di grida gioiose mi permise di parlare mi voltai a guardarlo “Grazie mio Signore” sussurrai emozionato abbassando la testa e portandomi il pugno chiuso destro sul petto in segno di rispetto.

Poi felice, con gli occhi che bruciavano per le lacrime di gioia che non potevano uscire, sorrisi a Bella e la strinsi a me riportando l'attenzione alla cerimonia che continuava.

Demetri, Rebecca ora dovete bere dalla sacra coppa a suggellare la vostra unione ” proclamò Malik e afferrato il calice lo tenne fra i due sposini che appoggiate le labbra succhiarono il sangue insieme.

Con il sorriso sulle labbra, e il cuore che traboccava d'amore mi voltai verso Bella a perdermi nella profondità dei suoi occhi mentre lei sorridendo mi sussurrò timorosa di offendere qualcuno “Se non ti spiace questo l'eviterei volentieri”.

Una risatina sommessa mi scappo dal petto mentre mi abbassavo a baciarla sulla fronte “Per suggellare il patto e concludere la cerimonia andremo a fare assieme una bella caccia non appena ci sarà possibile” le soffiai nell'orecchio. Poi le mie labbra scivolarono in basso a cercare le sue in un dolce e tenero bacio che rispecchiava tutto l'amore che sentivo dentro di me.

Tu sei la mia vita e la mia forza. Non posso vivere senza di te. Bella” le dissi sulle labbra in un sussurro emozionato, conscio che la nostra unione adesso era ufficiale non solo per gli umani e per la mia famiglia ma anche di fronte alla nostra razza e ai nostri signori di Volterra.



Che inizino i festeggiamenti” proclamò Malik e insieme alle altre Guardie e agli sposi ci spostammo in una sala attigua dove per la tutta la notte le Guardie avrebbero ballato e si sarebbero scambiate baci d'amore fra le diverse coppie. E con mia grande sorpresa vidi Renata avvicinarsi e baciare Felix che dopo avermi fatto l'occhiolino ricambiò felice.



Ecco adesso tutto era finalmente finito nel modo giusto e non mi restava che tornare a casa dalla mia famiglia e da mia figlia.

Volterra era finalmente in pace con se stessa e tutte le persone a cui volevo bene erano felici.





Bella



Stavamo ballando teneramente abbracciati quando Demetri e Rebecca ci raggiunsero.

Volevamo salutarvi e ringraziarvi” ci dissero.

Edward era chiaramente troppo emozionato per rispondere e così presi io la parola “Grazie a voi.” risposi non sapendo bene che cos'altro dire.

Domani mattina siete liberi di partire. Le previsioni hanno dato pioggia e so che hai fretta di andare, amico mio” disse Demetri porgendo la mano ad Edward “Spero di rivederti un giorno e non per necessità. Che la benedizione dei Signori di Volterra vi accompagni e vi protegga” lo salutò e dopo averlo abbracciato si allontanò cercando di nascondere quell'emozione che aveva colpito tutti noi.

Anch'io Edward spero di rivederti ma soprattutto spero che finalmente il tuo sorriso non ti abbandoni più. Troppe volte ti ho visto triste e adesso finalmente potrai vivere felice. E tu Bella, non dubitare più del suo amore perché esso è forte e inestinguibile proprio come il tuo. E non dimenticare che sarai sempre il benvenuto...Capitano ” aggiunse con un sorriso e dopo averci abbracciati entrambi e avergli dato un bacio in fronte si allontanò a cercare il suo sposo.

Sono felice Edward.” gli dissi “Lo sai vero che ti amo Capitano?”.

Lui mi guardò con il suo sorriso sghembo mentre mi prendeva fra le braccia. “E' ora di andare a festeggiare a modo nostro Signora Cullen” mi disse e la sua voce era dolce e maliziosa.

Una risata scappò dalle mie labbra. “Speriamo solo che Alice non stia guardando” risposi sorniona.

Lui mi guardò con un espressione furbetta e ridacchiando mi rispose “La mia camera è schermata” .

Poi con un gesto repentino mi sollevò fra le sue braccia posando nel contempo le sue dolci labbra sulle mie e veloce, stringendomi a se con forza e dolcezza, si allontanò dalla grande sala con la speranza di mai più farci ritorno.






venerdì 8 marzo 2013

CNS Capitolo 40 Una notizia inaspettata



Capitolo 40 Una notizia inaspettata



Bella



Segui Rebecca in silenzio chiedendomi cosa mai volesse da me.

Lei mi portò in un angolo lontano dalle altre Guardie.

Da lontano potevo veder Edward che parlava con Demetri, si passava nervosamente la mano fra i capelli e teneva il viso rivolto verso di noi.

Lei taceva così mi voltai e la fissai in quegli strani occhi argentati.

Cosa vuoi da me?” le chiesi malamente.

Lei stava guardando il mio Edward con il sorriso sulle labbra.

Avrei voluto levarglielo con un bel pugno, come mi aveva insegnato Emmett, ma presi fiato e cercai di calmarmi.

Edward era mio e basta!

Un ringhio sommesso mi scappò dalle labbra e lei si voltò a fissarmi enigmatica.

Sei innamorata di Edward?” mi chiese inclinando appena la testa assorta.

Che domanda stupida.

Certo. Sono sua moglie!” le risposi infastidita

Lei scosse la testa. “Non è un pezzo di carta o un anello che ci lega ad un uomo. E tu lo sai bene dal momento che lui non porta più al dito il tuo” mi rispose impertinente.

Se avessi potuto sarei diventata rossa dalla rabbia. Ma non potevo... così strinsi le mani una dentro l'altra cercando di levare il formicolio che sentivo. La tentazione di aggredirla stava crescendo a dismisura e le sue ultime parole mi avevano colpito duramente, peggio di un pugno nello stomaco. Mi aveva ricordato il gesto doloroso che  Edward aveva fatto prima di partire. Sentivo il vampiro dentro di me smaniare dalla voglia di piantarle le zanne nel collo, mentre la catenina la mio collo, contenente la vera, aveva iniziato a pesarmi come un macigno.

Che cosa vuoi da me... Rebecca?” le chiesi acida quasi sputando fuori il suo nome che odiavo quasi quanto lei. Per colpa sua Edward si era levata la vera   rinnegando il nostro legame per correre da lei.

Voglio solo essere sicura che lui sia felice. E' un bravo ragazzo e per un po' credo di averlo amato. Ma ora non più... ma non posso permetterti di stargli vicino... senza essere ricambiato dal tuo amore” mi disse con semplicità come fosse la cosa più ovvia.

Aprii la bocca e feci per protestare. Certo che amavo Edward come si permetteva d'insinuare una cosa diversa?? Ma lei posò una sua mano sulle mie labbra zittendomi.

Ascoltami ti prego.” mi disse abbassando gli occhi e girandosi di schiena.

Rimasi ferma immobile mentre la sua voce melodiosa mi avvolgeva stregandomi.

A lui ho già chiesto scusa. Ora lo devo fare anche a te.” iniziò sussurrando. Non capivo cosa volesse dire ma rimasi in silenzio mentre lei continuava a parlarmi e a raccontarmi che cosa significava essere un simbionte e come alla fine credesse di essersi innamorata di Edward.

E qui ho sbagliato tutto. L'ho liberato per amore ma non l'ho fatto in pieno. La sacca nella sua spalla assieme al rimorso per la vendetta che avrei patito da parte di Aro l'ha spinto a tornare.

Ma vedi Bella, lui credeva di provare qualcosa verso di me. Ma era il mio potere a confonderlo.

Ora anche lui ha capito. Il nostro non era amore. Lo rispetto, gli voglio bene ma non lo amo così come lui non mi ha mai veramente amato. E non sono un pericolo o una rivale  per te. Lui è solo un amico, quasi un fratello per me.

Ma tu devi sapere ed essere sicura e cosciente che lui ti ama. Io percepivo i suoi sentimenti e mai ho sentito una persona soffrire per amore come ha fatto lui. Lontano da te e dalla sua famiglia si è disperato ogni giorno e ogni ora e malgrado cercassi di confortarlo il mio intervento era solo un palliativo leggero e insufficiente.

Gli voglio bene Bella... e voglio che sia felice e l'unica che può renderlo tale sei tu!”

La sua voce si ruppe mentre girandosi mi guardava con quegli occhi bellissimi.

Perché mi dici tutto questo?” le chiesi titubante sentendo la rabbia dissolversi lentamente.

Perché sei gelosa di me. Perché ogni volta che lo guardo, tu soffri. E non è giusto. Avete sofferto già troppo entrambi per Volterra. Abbandona i tuoi dubbi Bella e lasciati amare da lui. Donagli ancora una volta il tuo cuore. Concedigli nuovamente quella fiducia che avevi perso. Abbandonati completamente al suo amore e dimentica ciò che è successo per causa mia.” mi disse sorridendomi.

Non potevo credere alle sue parole. Era così evidente la mia gelosia?? Probabilmente Si. Abbassai lo sguardo a terra “Perdonami... è che ho avuto paura di perderlo troppe volte in questi anni” cercai di scusarmi.

Lei si avvicinò, mi alzò il mento con una mano e si buttò fra le mie braccia “Sono felice per te Bella e per Lui.” mi disse “Siete una coppia meravigliosa e assieme siete perfetti”

Ero commossa. Chiusi gli occhi e ricambiai quell'abbraccio sincero dapprima imbarazzata poi finalmente conscia che non era una rivale da temere ma un qualcuno che amava Edward in maniera differente.

Grazie Rebecca.” sussurrai finalmente rilassata mentre vedevo Demetri posare un braccio sulla spalla di Edward.

Chissà di cosa stavano parlando?

Bella” mi disse nuovamente con la voce tremante.

Si Rebecca?” le chiesi staccandomi da lei e guardandola con una luce nuova.

Ho un favore da domandarti” mi disse timidamente prendendomi le mani.

Io inclinai la testa dubbiosa. Che favore poteva mai chiedermi? Cosa poteva mai volere da me?

Ero perplessa.

Annui e con un sorriso l'invitai ad andare avanti incuriosita.


Lei fece un sospiro e prendendo fiato come se dovesse affrontare un grosso pericolo, mi chiese in un sussurro carico di aspettativa “Vorrei che Edward fosse il mio testimone di nozze, acconsentirai?”





Edward



Vedevo Bella parlare con Rebecca e mi chiedevo che cosa mai potevano dirsi. Ero in ansia ovviamente. Bella era già gelosa di Rebecca ed io speravo che dai loro discorsi non uscisse niente di spiacevole.

Mi ero già chiarito con Rebecca e la consideravo una sorella.

Speravo che parlando si chiarissero e che Bella avesse la conferma che non c'era nulla tra di noi e che la nostra era soltanto amicizia. E quando le vidi abbracciarsi il mio cuore muto esultò di felicità.

Demetri mi parlava dell'organizzazione di Volterra ma io lo stavo a sentire distrattamente.

Edward. Vuoi stare tranquillo?” mi disse notando che i miei occhi erano sempre posati su Bella e Rebecca e posandomi il braccio sulla spalla per richiamare la mia attenzione.

Scusa ma è più forte di me” gli risposi girandomi a guardarlo.

Lui stava ridacchiando e scuotendo la testa.

Eccole che tornano.” mi disse sorridente “Tutto bene Rebecca?” le chiese subito ansioso.

All'improvviso i pensieri di Demetri mi colpirono pesantemente.



Tu e Rebecca... volete sposarvi?!” dissi sgranando gli occhi e posandoli da uno all'altro.

Lui annui felice abbracciandola e posandole un veloce bacio sulle labbra.

Si Edward e vorrei che tu fossi il mio testimone” mi confermò lei “Bella mi ha dato il suo permesso per chiedertelo” aggiunse sorridendomi e abbracciandomi.

Mi voltai a guardare Bella che sorridente annuiva felice.

Ma...” non feci in tempo a finire la frase che Demetri mi abbracciò felice  “Fra due giorni Edward. Poi sarai libero di partire” mi disse facendomi l'occhiolino.



Non potevo crederci Demetri e Rebecca si sarebbero sposati. Ero felice per loro e quando Bella mi abbracciò posai le labbra sulle sue.

Allora è tutto chiarito” le dissi sorridente.

Si... credo proprio di si” mi rispose baciandomi appassionatamente “ma non ti lascerò più un attimo da solo lo stesso” aggiunse ridacchiando.



Non persi tempo a sentire la mente delle altre Guardie nel cortile…chissà cosa pensavano nel vedere due coppie felici sbaciucchiarsi ai piedi della grande quercia... so solo che ci interrompemmo quando la risata felice di Felix ruppe il silenzio seguito dall'applauso degli altri vampiri presenti che ci stavano guardando felici.

Mi staccai da Bella, le presi le sue mani fra le mie e la guardai negli occhi.

Ti amo Bella” le dissi solenne, con la voce tremante dall'emozione, consapevole che era la prima volta, da quanto ero tornato a casa tanti mesi prima, che finalmente pronunciavo quelle parole tanto importanti per entrambi.

Era l'ora che ti decidessi a dirmelo... iniziava a mancarmi.” ribatté lei con gli occhi che le brillarono dalla felicità mentre posava le sue labbra sulle mie per suggellare il nostro amore.