Capitolo
41 Un nuovo giuramento d'amore
Edward
I
tre giorni passarono velocissimi. Non avevo nulla d'importante come
compito a parte qualche turno noiosissimo di guardia che passai in
compagnia di Bella.
Nel
tempo libero le feci visitare tutta la Rocca.
E
quando eravamo stufi e volevamo stare un po' da soli andavamo sul
mio albero o stavamo nella mia stanza.
Non
ero mai stato così felice e rilassato a Volterra come in questi
ultimi tre giorni.
Il
mio grado e l'affetto delle Guardie contribuirono ad ottenere tutta
la tranquillità che volevo e finalmente giunse il gran giorno.
Mi
sentivo emozionatissimo e mi sistemai la divisa con molta cura.
Bella
invece aveva un abitino scollato azzurrino con un copri spalle
perlato che le aveva procurato Rebecca. Si era tirata su i capelli
in una coda di cavallo alta trattenuta da un nastro argentato che le
metteva in risalto il collo di cui tanto ero innamorato e che ancora
adesso adoravo annusare. Era bellissima e felice e orgoglioso la
portai nella Sala del Trono dove si sarebbe svolto il matrimonio.
Non
avevo mai assistito ad un evento del genere. Non avevo ben capito
come si celebrassero i matrimoni fra le Guardie ed ero
emozionatissimo.
Sapevo
solo che la loro tradizione era vecchia quanto i vampiri.
Quando
entrai rimasi sorpreso. L'austera Sala del Trono era rimasta
identica e sul trono centrale sedeva solo Marcus.
Sembrava
una riunione qualsiasi, ma il brusio nella grande sala e
l'elettricità che ci regnava pareva smentirmi.
Io
mi andai a sistemare davanti al trono vuoto sulla destra mentre
davanti all'altro c'era un emozionatissimo Felix che mi sorrise
felice quando presi posto.
Bella
si sistemò invece alla mia destra, un passo indietro senza però
mollare la mia mano. Anche lei era nervosa e tesa, lo potevo
percepire dalla sua stretta.
Quando
tutte le Guardie presero posto... la porta centrale venne aperta e la
Grande sala illuminata da tantissimi faretti che posti sul soffitto
accesero la volta dorata riflettendo la calda luce che andava a
infrangersi sulla nostra pelle risplendendo tutto attorno come in un
gigantesco diamante.
Fu
allora che con solennità Malik avanzò tenendo fra le sue mani un
calice d'oro finemente lavorato dal quale spuntavano ai suoi lati due
beccucci di cristallo
Alle
sue spalle vestiti in alta uniforme con le mantelle bordate d'oro lui
e d'argento lei entrarono Demetri e Rebecca tenendosi per mano.
Lo
strano corteo arrivò di fronte a Marcus e a parlare fu Malik.
“Io
Malik, Signore di Volterra, ho raccolto la richiesta del Signore di
Volterra Demetri e della Guardia Reale Rebecca di unirsi come
compagni per l'eternità.
Nostro
Signore Marcus vuoi benedire la coppia?”chiese posando il prezioso
calice su un basso tavolino di legno intarsiato.
Poi si voltò e con
studiata lentezza si mise di fronte a loro stringendo le sue mani
su quelle dei due sposi a tenerle unite.
Marcus
si alzò in piedi. La sua mantella, nera con ricamato il simbolo di
Volterra in oro, come quella di Malik, brillava sotto le luci della
grande Sala conferendogli un che di grandioso e misterioso.
“Avete
tutti sentito ciò che da detto il Signore di Volterra Malik.
Nessuna Guardia ha obiezioni a una tale richiesta?” chiese.
Un
silenzio tombale seguì le sue parole e i due sposi si scambiarono un
sorriso raggiante.
“Felix
sei tu testimone della volontà di Demetri Signore di Volterra ?”
chiese rivolgendosi alla grande Guardia imbarazzatissima.
“Si
mio Signore è sua volontà prendere questa vampira come compagna”
rispose sorridendo al suo amico.
Poi
Marcus si girò verso di me
“Edward
sei tu testimone della volontà di Rebecca Guardia Reale di
Volterra?” mi chiese
“Si
mio Signore è sua volontà prendere questo vampiro come compagno”
risposi agitato.
Non
era la prima volta che assistevo a un matrimonio, avevo visto
sposarsi i miei fratelli anche più di una volta, la mia amata
figliola ed io stesso mi ero sposato. Ma mai avevo assistito a un
matrimonio di Volterra e al rito antichissimo con la quale si
legavano per l'eternità i membri della mia razza da migliaia d'
anni.
Un
velo di tristezza cadde su di me, e mentre mi guardavo l'anulare
vuoto, Marcus
riprese la parola.
“Bene
ora che i testimoni hanno reso nota la vostra volontà è giunto il
momento per voi di pronunciare il vostro impegno davanti ai Signori
e a tutte le Guardie di Volterra che saranno testimoni della vostra
unione.” la voce di Marcus era solenne ed io mi voltai verso Bella
perdendomi nei suoi occhi lucidi per l'emozione.
Fu
a quel punto che sentii la voce di Rebecca alzarsi decisa nella sala
mentre, con un filo di voce, Bella si unì a lei nel pronunciare il
suo voto mentre mi prendeva le mani stringendole proprio come stavano
facendo i due sposi.
“Io
Rebecca...” iniziò la mia simbionte subito ripetuto dal mio amore
“Io
Bella m'impegno a unirmi a te per l'eternità. Il mio corpo sarà il
tuo scudo, il mio veleno la tua difesa, il mio amore il tuo
sostegno.” le sue mani stringevano le mie e i suoi occhi scrutavano
nei miei pieni di gioia e convinzione e quando ci fu silenzio Rebecca
mise al polso di Demetri un bracciale “Con questo fascia io mi
lego a te per l'eternità Demetri Signore di Volterra.” pronunciò
e con mio grande sgomento vidi Bella prendere la mia vera dal suo
collo e mettermela al mio anulare “Con questo anello io mi lego
nuovamente a te per
l'eternità Edward Masen Cullen Capitano di Volterra ”. E la sua
voce tremava per l'emozione di quel semplice gesto accompagnato dalle
parole pronunciate poco prima.
I
miei occhi pungevano e avrei voluto abbracciarla ma la cerimonia
andava avanti e toccò a Demetri ripetere le stesse parole e gli
stessi gesti.
E
come aveva fatto Bella pronunciai anch'io assieme a Demetri il mio
giuramento d'amore e quando fu il momento di mettere l'anello, poiché
lei già lo indossava, le presi la mano sinistra e inginocchiandomi
ai suoi piedi, indifferente agli sguardi stupiti delle Guardie, le
baciai la fede che non aveva mai tolto “Con questo anello io mi
lego nuovamente a te per l'eternità Isabella Swan Cullen e ti giuro
che mai più niente potrà separarci ne sfilarlo dalle mie mani”
dissi con la voce rotta dall'emozione.
“Gioite
Guardie perché il Vostro Signore Demetri ha trovato la sua compagna
” gridò Marcus alle alte volte dorate fra gli applausi delle
Guardie e voltatosi poi verso di me sorridendomi aggiunse sempre con
la voce alta affinché tutti lo sentissero
“E gioite anche per il Capitano Edward, perché adesso anche lui
è sposato secondo l'antico rito di Volterra poiché i suoi Signori
e tutte le Guardie sono testimoni dell'amore per la sua Bella”
E
quando il nuovo scroscio di applausi e di grida gioiose mi permise di
parlare mi voltai a guardarlo “Grazie mio Signore” sussurrai
emozionato abbassando la testa e portandomi il pugno chiuso destro
sul petto in segno di rispetto.
Poi
felice, con gli occhi che bruciavano per le lacrime di gioia che non
potevano uscire, sorrisi a Bella e la strinsi a me riportando
l'attenzione alla cerimonia che continuava.
“Demetri,
Rebecca ora dovete bere dalla sacra coppa a suggellare la vostra
unione ” proclamò Malik e afferrato il calice lo tenne fra i due
sposini che appoggiate le labbra succhiarono il sangue insieme.
Con
il sorriso sulle labbra, e il cuore che traboccava d'amore mi voltai
verso Bella a perdermi nella profondità dei suoi occhi mentre lei
sorridendo mi sussurrò timorosa di offendere qualcuno “Se non ti
spiace questo l'eviterei volentieri”.
Una
risatina sommessa mi scappo dal petto mentre mi abbassavo a baciarla
sulla fronte “Per suggellare il patto e concludere la cerimonia
andremo a fare assieme una bella caccia non appena ci sarà
possibile” le soffiai nell'orecchio. Poi le mie labbra
scivolarono in basso a cercare le sue in un dolce e tenero bacio
che rispecchiava tutto l'amore che sentivo dentro di me.
“Tu
sei la mia vita e la mia forza. Non posso vivere senza di te.
Bella” le dissi sulle labbra in un sussurro emozionato, conscio
che la nostra unione adesso era ufficiale non solo per gli umani e
per la mia famiglia ma anche di fronte alla nostra razza e ai nostri
signori di Volterra.
“Che
inizino i festeggiamenti” proclamò Malik e insieme alle altre
Guardie e agli sposi ci spostammo in una sala attigua dove per la
tutta la notte le Guardie avrebbero ballato e si sarebbero scambiate
baci d'amore fra le diverse coppie. E con mia grande sorpresa vidi
Renata avvicinarsi e baciare Felix che dopo avermi fatto l'occhiolino
ricambiò felice.
Ecco
adesso tutto era finalmente finito nel modo giusto e non mi restava
che tornare a casa dalla mia famiglia e da mia figlia.
Volterra
era finalmente in pace con se stessa e tutte le persone a cui volevo
bene erano felici.
Bella
Stavamo
ballando teneramente abbracciati quando Demetri e Rebecca ci
raggiunsero.
“Volevamo
salutarvi e ringraziarvi” ci dissero.
Edward
era chiaramente troppo emozionato per rispondere e così presi io
la parola “Grazie a voi.” risposi non sapendo bene che cos'altro
dire.
“Domani
mattina siete liberi di partire. Le previsioni hanno dato pioggia e
so che hai fretta di andare, amico mio” disse Demetri porgendo la
mano ad Edward “Spero di rivederti un giorno e non per necessità.
Che la benedizione dei Signori di Volterra vi accompagni e vi
protegga” lo salutò e dopo averlo abbracciato si allontanò
cercando di nascondere quell'emozione che aveva colpito tutti noi.
“Anch'io
Edward spero di rivederti ma soprattutto spero che finalmente il tuo
sorriso non ti abbandoni più. Troppe volte ti ho visto triste e
adesso finalmente potrai vivere felice. E tu Bella, non dubitare più
del suo amore perché esso è forte e inestinguibile proprio come il
tuo. E non dimenticare che sarai sempre il benvenuto...Capitano ”
aggiunse con un sorriso e dopo averci abbracciati entrambi e avergli
dato un bacio in fronte si allontanò a cercare il suo sposo.
“Sono
felice Edward.” gli dissi “Lo sai vero che ti amo Capitano?”.
Lui
mi guardò con il suo sorriso sghembo mentre mi prendeva fra le
braccia. “E' ora di andare a festeggiare a modo nostro Signora
Cullen” mi disse e la sua voce era dolce e maliziosa.
Una
risata scappò dalle mie labbra. “Speriamo solo che Alice non stia
guardando” risposi sorniona.
Lui
mi guardò con un espressione furbetta e ridacchiando mi rispose “La
mia camera è schermata” .
Poi
con un gesto repentino mi sollevò fra le sue braccia posando nel
contempo le sue dolci labbra sulle mie e veloce, stringendomi a se
con forza e dolcezza, si allontanò dalla grande sala con la
speranza di mai più farci ritorno.
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