martedì 19 marzo 2013

CNS Cpitolo 43 Una nuova famiglia



Capitolo 43 Una nuova famiglia



Esme

Ero finalmente felice. I nostri due ragazzi erano tornati a casa ed Edward era finalmente libero dai vincoli di Volterra.

Mancava solo una cosa.

E con Carlisle decidemmo che era meglio parlargli nello studio, in privato.

Così li convocò ed io li seguii.

Ero emozionata e felice. Il mio Edward era ritornato quello di una volta e il suo sorriso era contagioso. Jasper si era ritirato con Alice e immaginavo come avrebbe sfogato la felicità che aveva immagazzinato tutta la giornata.

Sapevo anche che Edward e Bella avevano voglia di stare da soli a coccolarsi ma prima dovevamo risolvere questa faccenda.



Bella


Mi domandavo cosa mai potessero volere i nostri genitori e sentivo che anche Edward era in leggera tensione.

Quando entrammo Esme chiuse la porta alle nostre spalle e si andò a mettere a fianco a Carlisle.

In piedi di fronte a loro trattenni il fiato mentre Carlisle tirava fuori dalla scrivania una scatolina di velluto.

Edward sono felice che tu sia tornato e finalmente capito quale è il tuo posto. Sei un Cullen e noi siamo fieri di essere i tuoi genitori ma... adesso sei anche qualcosa di diverso. Quello che è successo in questi anni non lo potrai mai cancellare e dovrai imparare a conviverci ed è per questo che ti ho fatto fare questo per te.”

E con un sorriso gli passò la scatoletta di velluto blu.

Edward lo guardava stringendo gli occhi, mentre io coprivo con il mio scudo le loro menti. “Bella hai lo scudo alzato” mi disse stupito.

Credo vogliano farti una sorpresa... e non è carino rovinargliela” gli dissi alzando le spalle.

Grazie Bella” mi disse Esme con un gran sorriso mentre Carlisle lo invitava ad aprire la scatola.

Edward aprì il pacchettino e sulla sua mano scivolò un bracciale di cuoio con sopra infisso uno scudetto d'argento.

Il mio bracciale” disse felice sorridendo ai suoi genitori.

Non proprio” lo corresse Carlisle “Se noti al tuo ho fatto aggiungere un particolare” commentò con uno strano sorriso compiaciuto che mai avevo visto fare a mio suocero.

Incuriosita mi avvicinai sbirciando sopra la spalla di Edward mentre lui lo scrutava enigmatico. Poi capii a cosa si riferisse Carlisle.

La mano simbolo della pace era racchiusa in un sole.

Ecco questo sei tu Edward e d'ora in poi sarà il simbolo della tua famiglia. Il sole rappresenta la tua forza. Hai allontanato le nuvole dal tuo cuore portando la pace a Volterra” e senza una parola Esme mi passò una scatolina uguale alla sua. “Questo è per te Bella. Tu sei la sua famiglia” e con stupore all'interno vi trovai un medaglione con lo stesso stemma di Edward “Oltre che a essere il suo sole e la sua forza” concluse Carlisle.



Li guardammo emozionati. Era un regalo meraviglioso ma che soprattutto sanciva il nostro essere famiglia e il nostro appartenerci.

Grazie “ mormorammo assieme riconoscenti e felici.





Era stata una giornata lunghissima e piena di emozioni. L'indomani avremmo dato un bracciale identico a Jacob e un medaglione con il nuovo stemma a Renesmee.

Una costola della famiglia Cullen aveva iniziato a camminare con le proprie gambe forte dell'amore che l'univa e delle traversie che insieme aveva superato.

Adesso avevo voglia solo di stare con lui, da troppo tempo mi mancavano le sue carezze e i suoi baci ed io non ne sarei mai stata sazia.



Come chiuse la porta della camera mi fiondai fra le sue braccia e iniziai ad aprirgli la camicia. Era ancora quella della divisa ma non mi dava più così fastidio come prima.

Anche lui iniziò a spogliarmi teneramente. Volevamo gustarci ogni minuto, ogni attimo. Fare con calma, senza fretta, beandoci delle sensazioni che i nostri corpi ci donavano a quei contatti leggeri.

Gli sfilai la camicia e iniziai ad accarezzargli il petto.

Il medaglione brillò un attimo sotto i raggi della luna che entravano dalla finestra facendo brillare la nostra pelle diafana.

Adesso lo levo” mi disse sulle labbra portandosi le mani sulla nuca per aprire la chiusura.

No Edward. Lascialo” gli dissi.

Lui mi guardò esterrefatto “Ma...” fece per protestare ed io gli sorrisi e portai due dita sulle sue labbra per silenziarlo

Vedi fin dall'inizio abbiamo tutti fatto un errore.
Pensavamo di dover cancellare Volterra dalla nostra vita.
Quando stavi qua ti levavi il medaglione, quando eri là ti levavi il bracciale.
Come se tu fossi due persone distinte e nettamente separate.
Ma è sbagliato!
Ha ragione Carlisle, non si può tornare indietro e che tu lo voglia o meno sei diventato anche una Guardia e dobbiamo imparare convivere con questa realtà. Ormai fa parte di te...è te. Ma vedi come il sole e le nuvole convivono assieme nel cielo, tu Edward Cullen sei anche un Capitano di Volterra e insieme impareremo a convivere con questa realtà.”

Lui mi guardava con gli occhi sgranati ma poi abbassò la testa “Hai ragione Bella... come sempre. Sono Edward Cullen Guardia di Volterra oltre ad essere il vampiro più fortunato di questo mondo” e detto ciò appoggiò le sue labbra sulle mie e mi portò con lui in un altra dimensione dove il tempo non scorreva e l'amore era l'unica cosa che importava.



E ancora una volta i miei occhi si persero sul suo fisico perfetto e la mia anima esultò assieme alla sua.

Perché io sono sicura, malgrado lui continui a negarlo, che nell'alto dei cieli il Signore del Mondo ci sta guardando con un sorriso e ci sta benedicendo, perché l'amore vince e trionfa su tutto e le nostre anime unite sono al sicuro lassù, nelle sue mani, ad aspettare i nostri corpi.



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